È stata fondata nel 2008 da Leah Busque ed è nata come molte idee di successo, così per caso. L’imprenditrice americana racconta di aver pensato per la prima volta a una simile piattaforma quando una sera si è accorta di essere rimasta senza cibo per il suo fido Kobe, ritrovandosi a pensare a quanto sarebbe stato utile poter contattare qualcuno nelle vicinanze che sarebbe potuto soccorrere in suo aiuto. È in quel momento che nella mente di Busque si inizia a palesare l’idea di realizzare un luogo virtuale dove le persone potessero cercare degli aiutanti per svolgere le più svariate faccende e commissioni.
Inizialmente con il nome di RunMyErrand, poi cambiato nel 2010 in TaskRabbit, il network fa da mediatore tra coloro che hanno bisogno di una mano per lavoretti casalinghi (e non solo) e i cosiddetti tasker, ovvero coloro che offrono i propri servizi. I task da poter demandare sono davvero tanti. Si va dalle pulizie di casa al giardinaggio, dal dogsitting al montaggio di mobili e alle piccole riparazioni domestiche. Tutto ciò che bisogna fare è andare sul sito e cercare chi fa al proprio caso.
La piattaforma, oltre quindi ad essere un utile strumento per le persone poco inclini al fai da te, fa anche da vetrina per i lavoratori autonomi. La Ceo di TaskRabbit, Ania Smith, sottolinea infatti che “TaskRabbit rappresenta una concreta opportunità lavorativa, creando nuove possibilità e permettendo agli iscritti di costruire un vero e proprio business o semplicemente di guadagnare qualcosa in più; tutto questo a fronte di una navigazione sul sito facile e trasparente che consente di prenotare i task in modo rapido e semplice”.
L’azienda, che ha sede a San Fransisco e ha uffici in Europa a Londra, opera già da tempo in diversi stati quali Canada, Regno Unito, Francia, Stati Uniti, Germania, Spagna e Portogallo. Solo l’anno scorso oltre un milione di clienti ha usufruito della piattaforma, con 1,4 milioni di task prenotati e 84 milioni di euro guadagnati dai tasker. TaskRabbit è sbarcata in Italia a marzo 2021, contando oltre 3.000 lavoratori iscritti e 40 categorie disponibili.
“Siamo entusiasti di presentare TaskRabbit in Italia, perché questo Paese ha un forte senso di appartenenza alla comunità e una tradizione di vicini che si aiutano tra loro, un ethos perfettamente in linea con i nostri valori. Ma soprattutto, siamo lieti di contribuire a offrire nuove opportunità di lavoro per l’economia locale in un momento di crisi globale causata dal Covid-19” ha dichiarato Ania Smith in merito all’arrivo della piattaforma in Italia.
Per il momento il servizio sarà disponibile solo nelle città di Roma e Milano, ma Smith fa già sapere che le intenzioni dell’azienda sono quelle di espandersi su tutto il territorio. “Partiamo da Milano e Roma, la capitale e il cuore economico del paese, dove contiamo di raggiungere oltre 4 milioni di utenti. Dopo Roma e Milano, abbiamo in programma di raggiungere anche altre città in Italia e di crescere in modo esponenziale” ha affermato.