Il cambiamento climatico sarà la sfida del secolo per l’umanità e avrà ripercussioni anche da un punto di vista economico. Lo sottolinea in un post sul blog ufficiale il Vice Presidente della BCE Luis de Guindos. Uno studio condotto dalla Banca Centrale Europea, basato sull’analisi di quattro milioni di aziende in tutto il mondo e 2.000 banche, proiettato in un arco temporale di 30 anni, ha infatti l’obiettivo di fornire dati utili per fare chiarezza sui rischi che le aziende correranno per via proprio del cambiamento climatico. Uno scenario di cui si sa ancora poco e che è scarsamente quantificato. Su questo tema è intervenuto anche Pompeo Pontone, professionista attivo nel settore della gestione degli investimenti finanziari e specializzato in Finanza Quantitativa, Trading di Derivati Finanziari e tecniche di Data Science applicate alla Tecnologia Finanziaria. L’esperto ha sottolineato come, “in assenza di politiche climatiche mirate”, le aziende potranno incorrere in un rischio di default molto alto. Gli eventi di cambiamento climatico non vengono, infatti, presi in considerazione “dalla maggior parte dei modelli di gestione del rischio attualmente utilizzati”. Di conseguenza, secondo Pompeo Pontone, l’impatto negativo potrà essere devastante, in particolare per molte banche con un’elevata concentrazione di tale rischio sistemico nei propri portafogli. Il G20 si sta però già muovendo su questo aspetto, sostenendo l’implementazione globale del framework FSB Task Force on Climate-related Financial Disclosure (TCFD), che riconosce l’importanza di un approccio coordinato alla divulgazione del rischio climatico, oltre a spingere ad accettare il TCFD come standard globale.
Per maggiori informazioni:
https://www.ecb.europa.eu/press/blog/date/2021/html/ecb.blog210318~3bbc68ffc5.en.html