Storicamente, i centri culturali, artistici e museali nascono con un intento ben preciso, quello di conservare il patrimonio culturale affinché possa essere disponibile a tutti. Per far questo è importante, però, che la cultura sia accessibile e soprattutto attrattiva. Nonostante le evidenti difficoltà incontrate nel 2020 e nel 2021 a causa delle chiusure impartite per motivi di salute pubblica, la ripartenza del settore è in corso, supportata anche dagli interventi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Il Piano prevede uno stanziamento di circa 8 miliardi di euro per la cultura e il turismo, ponendo in grande risalto i processi di innovazione, modernizzazione e digitalizzazione del patrimonio storico-architettonico.
Dal punto di vista della fruizione e dell’attrattività, l’utilizzo delle tecnologie legate al digitale può offrire un contributo prezioso per la ricchezza culturale del Paese. In questo contesto, uno spazio significativo è riservato al marketing culturale, strumento idoneo alla diffusione di questo ecosistema che pone l’Italia tra i Paesi più importanti al mondo in questo settore. In tal senso è importante sottolineare come tali attività di marketing costituiscano strategie preesistenti alla pandemia: infatti, seppur il 2020 e il 2021 siano gli anni del “boom” nell’uso del digitale, il marketing culturale è impiegato ormai da decenni dalle realtà attive nel settore. Tra queste, anche FME Education, Casa Editrice di primo piano nel panorama nazionale grazie all’esperienza sviluppata nella realizzazione di opere editoriali cartacee e digitali.
Tra le questioni di maggiore rilevanza oggi, si pone dunque il “come” impiegare gli strumenti delle nuove tecnologie e del digitale. Si consideri ad esempio una struttura museale: un luogo di cultura che, per raggiungere fette di pubblico sempre più consistenti, deve saper comunicare la propria offerta in modo efficace e suscitando interesse nel grande pubblico. In questo caso, gli strumenti digitali del marketing sono da intendere come “ponte” per connettere l’offerta ai bisogni dei visitatori. Tra tour interattivi, uso dello smartphone, attività in streaming, contenuti online e sui social network, sono numerosi i mezzi a disposizione del marketing culturale e, di riflesso, anche quelle opportunità di modernizzazione e digitalizzazione delineate nel PNRR. In quest’ottica, FME Education, attiva dal 2013 nell’ambito culturale ed editoriale, ha saputo cogliere fin da subito le potenzialità delle nuove tecnologie: oggi è infatti più che mai impegnata nel realizzare progetti che utilizzano l’innovazione per promuovere la ricchezza culturale del Paese.