Il panorama della connettività in Italia sta vivendo una trasformazione significativa, con Eolo posizionata come un attore chiave nel promuovere l’accesso alla banda ultra-larga come leva strategica per il progresso digitale del Paese. In occasione di Telco per l’Italia del 12 dicembre, l’AD di Eolo, Guido Garrone, ha condiviso la visione dell’azienda sulla connettività e l’importanza di adottare approcci tecnologicamente neutri per raggiungere gli ambiziosi obiettivi di connettività delineati nella strategia dell’Unione Europea.
Attualmente, l’Italia sta seguendo il percorso di digitalizzazione indicato dagli obiettivi dell’UE, con l’obiettivo di estendere i benefici economici e sociali dell’accesso alla banda ultra-larga anche nelle aree più periferiche del Paese. Secondo una ricerca condotta da The European House – Ambrosetti in collaborazione con Eolo, se tutti i territori italiani avessero il tasso di sottoscrizione alla banda ultra-larga della provincia di Milano, il PIL potrebbe crescere di 69 miliardi di euro, registrando un incremento del +3,5%.
Tuttavia, il raggiungimento di questi obiettivi richiede un approccio versatile e tecnologicamente neutrale. Mentre la fibra ottica (Ftth) è identificata come la tecnologia mainstream per fornire servizi a 1 Giga nelle aree ad alta densità abitativa, l’utilizzo della tecnologia Fixed Wireless Access (Fwa), basata su onde radio, emerge come la soluzione più efficiente e sostenibile per le zone più complesse, dove la fibra risulta poco praticabile, persino in presenza di incentivi pubblici.
Un approccio neutrale alle tecnologie è particolarmente cruciale data la scadenza del Piano Italia a 1 Giga fissata al 2026, ha spiegato Guido Garrone. In questo contesto, l’Fwa diventa fondamentale per garantire una connettività efficiente e tempestiva in aree dove la fibra ottica sarebbe antieconomica. Secondo The European House – Ambrosetti, circa il 16% delle abitazioni in Italia, pari a quasi 6 milioni, si trovano in aree rurali a bassa densità abitativa, dove l’implementazione dell’Fwa potrebbe comportare un risparmio nei costi di infrastruttura tra 2,3 e 3,2 miliardi di euro.
Per accelerare questa transizione, è necessario concentrarsi su due elementi fondamentali. In primo luogo, lo sfruttamento dello spettro ad onde millimetriche, considerato la materia prima per offrire servizi fissi wireless ad altissima capacità (Vhcn). Si auspica quindi un rapido processo di refarming e riassegnazione della banda 26 GHz per accelerare l’offerta di servizi 1 Giga basati su tecnologia Fwa.
In secondo luogo, è cruciale promuovere un maggiore dialogo tra gli operatori del settore con l’obiettivo di stabilire accordi commerciali e partnership che rafforzino la sostenibilità dei rispettivi business e, al tempo stesso, evitino duplicazioni inutili delle reti, soprattutto nelle aree marginali dove la competizione infrastrutturale può non essere sostenibile.