Drastica diminuzione delle emissioni, risparmio su costi e tempo, aumento della produttività e maggiore qualità di vita. È il quadro che emerge dai dati raccolti nell’ambito del progetto “Smart&Value”. Lanciato nel luglio 2021 da Stantec e Dilium con Sustainability & Circular Economy Lab, il progetto nasce con l’obiettivo di misurare i parametri di sostenibilità e i benefici dello smart working in termini di impatto di CO2, km percorsi, tempi di viaggio e costi per dipendenti e aziende. Unidici le realtà italiane che hanno preso parte all’iniziativa, tra cui Copma. I risultati dello studio, effettuato in collaborazione con l’Università di Bologna e Manageritalia, sono stati presentati lo scorso 15 settembre durante l’evento “La digitalizzazione e la sostenibilità ESG dei modelli di smart working”, tenutosi a Bologna. In sei mesi di smart working parziale (massimo 3 giorni a settimana), il progetto ha rilevato che, evitando spostamenti per oltre 700mila km, gli oltre 300 dipendenti hanno risparmiato emissioni di CO2 pari a quelle assorbite in un anno da una foresta di 32 ettari. Risparmi a cascata anche per costi e tempo (-14.000 ore di spostamento casa – lavoro), mentre migliorano benessere e qualità della vita. I numeri sono positivi anche per le aziende: oltre ad avere dipendenti più collaborativi e produttivi − con il 37% degli intervistati che si è detto meno stressato, il 25% più concentrato e il 7% più creativo – migliora infatti la digitalizzazione delle procedure e dei modelli organizzativi, così come l’uso degli spazi e la gestione dei costi. “Smart&Value ha dimostrato che lo smart working si può misurare – ha dichiarato Rebecca Levy Orelli, Responsabile Scientifico Sustainability & Circular Economy Lab, commentando i risultati – abbiamo aperto una finestra su un mondo intuibile, ma di fatto sconosciuto. E misurare ci permette di conoscere e di prendere decisioni per il futuro delle aziende e della collettività”. L’evento si è concluso con la consegna degli attestati di partecipazione alle aziende coinvolte: oltre a Copma, hanno contribuito al progetto anche i dipendenti di AlmaLaureaSrl, Autogrill, Crif, Daiichi Sankyo, Enav, Eni, Epta, PittaRosso, Sisal e Würth Italia.
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