Oggi HP Watermakers è sinonimo di dissalazione all’avanguardia. È un nome che evoca innovazione, efficienza energetica e visione globale, ma la sua origine affonda in un’officina milanese del dopoguerra. Da lì, un lungo viaggio ha trasformato una piccola realtà familiare in un protagonista mondiale nella produzione di dissalatori per nautica, strutture civili, ambienti militari e destinazioni turistiche. La storia prende forma tra trucioli e torni, grazie a Defendente Grossi. Il testimone passa poi alla famiglia Zucco: prima Luciano e Valeria, poi Gianni e Valentina. Con la fondazione di HP High Pressure Srl nel 1995 nasce il brand HP Watermakers e, con esso, una nuova visione tecnologica nel trattamento dell’acqua marina.
Dall’intuizione all’eccellenza: tutto comincia con l’autolavaggio delle membrane, un’invenzione che rivoluziona la manutenzione degli impianti e ne aumenta la durata. Poi arriva RP TRONIC, il sistema intelligente che adatta la pressione in base alla salinità e alla temperatura dell’acqua. Era il 2002 e HP stava già riscrivendo le regole. Nel 2004 l’AMCS (Automatic Membrane Conservation System) automatizza la conservazione delle membrane. E nel 2008 ecco le membrane 315-40: più piccole, più efficienti, più potenti. Il 2017 segna un altro passo avanti con BiBi, interfaccia utente connessa via Internet, che consente di monitorare a distanza oltre 400 dissalatori in tempo reale.
Con Part-NET, HP Watermakers è la prima azienda al mondo a integrare i comandi dei propri dissalatori nei plotter multifunzione dei colossi Garmin, Raymarine, Simrad e altri. La visione dell’azienda? Tecnologia integrata, gestione semplificata.
Gli ultimi nati si chiamano Sea 0 Spot (per il trattamento delle acque portuali) e SCA DOUBLE, un doppio impianto compatto con due unità indipendenti. Soluzioni pensate per chi richiede autonomia e affidabilità, in qualsiasi condizione.
Cuore italiano, anima globale
HP Watermakers non si ferma a Milano. È presente in quattro continenti, con sedi dirette a Dubai, Maldive, Sud Africa e Florida. La rete commerciale conta oltre 56 rivenditori e una produzione annuale che supera le 400 unità. Ma non è solo nautica: i dissalatori HP trovano casa anche in comunità remote, resort tropicali e ambienti militari. Ottenere acqua dolce dal mare non è più un privilegio: è una necessità. HP lo sa bene. Per questo ogni prodotto è pensato per durare a lungo, consumare poco e rispondere a esigenze critiche. La sostenibilità non è un accessorio, è la linea guida.
“L’acqua è un diritto universale“, ribadisce Gianni Zucco, co-fondatore. “Siamo presenti nel mondo del lusso, certo, ma i nostri sistemi servono anche chi non ha alternative. Siamo pronti a intervenire in contesti di crisi, dove la nostra tecnologia può salvare vite“. Oggi HP è parte del progetto Together We Boat, alleanza strategica con realtà come Besenzoni, Mapei Marine e Feit Pompe. L’obiettivo? Rafforzare la presenza nei mercati europeo e americano, unendo forze e competenze per una crescita condivisa.



