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Alpac: bilancio di sostenibilità 2024 tra ESG e crescita inclusiva

Il primo bilancio di sostenibilità del Gruppo Alpac si presenta come un documento che non solo rendiconta risultati concreti, ma che soprattutto traccia un percorso di crescita industriale fondato su valori di innovazione, responsabilità sociale e transizione ecologica. I numeri parlano chiaro: oltre 9.000 ore di formazione erogate ai dipendenti, il 92% dei rifiuti avviato a riciclo e un incremento del 208% dell’energia elettrica autoprodotta grazie all’ampliamento degli impianti fotovoltaici. Risultati che evidenziano un impegno tangibile verso la costruzione di un modello industriale più sostenibile e resiliente.

Il bilancio, pubblicato per la prima volta in forma congiunta da tutte le realtà che compongono il gruppo — Alpac S.r.l. Unipersonale con sedi a Schio e Parigi, Helty S.r.l. Unipersonale specializzata nei sistemi di ventilazione meccanica controllata decentralizzata e Alpac Tecnologica Europea con base produttiva a Barcellona — rappresenta una scelta di visione condivisa tra Italia, Francia e Spagna. “Con questo primo bilancio di sostenibilità congiunto vogliamo sottolineare come per noi la responsabilità sociale e ambientale non sia solo un obbligo normativo, ma un principio che guida le nostre decisioni industriali, organizzative e di mercato”, ha dichiarato Massimo Dalla Via, Amministratore Delegato del Gruppo.

Sul piano delle risorse umane, il 2024 ha segnato il consolidamento di un organico di oltre 300 persone, con il 94,6% di contratti a tempo indeterminato e una presenza femminile del 21%, dato superiore alla media di molte aziende del settore metalmeccanico. Il welfare aziendale ha avuto un ruolo centrale, con iniziative a favore della salute fisica e mentale, della qualità della vita e del work-life balance, accompagnate da percorsi di formazione che hanno spaziato dalle lingue straniere al problem solving, dalla supply chain al time management. “Riteniamo che la formazione sia uno strumento strategico per valorizzare le competenze, migliorare la qualità della vita in azienda e accrescere la motivazione”, ha sottolineato Dalla Via.

Sul fronte ambientale, i progressi sono altrettanto significativi. Il 30% dell’energia consumata proviene da fonti rinnovabili e l’azienda punta a raggiungere il 100% entro il 2027. Inoltre, l’adozione dei principi di eco-progettazione ha permesso di ridurre del 30% la produzione di rifiuti e di avviarne al recupero la quasi totalità. Parallelamente, sono stati avviati i processi di certificazione FDES per il mercato francese e altre certificazioni in linea con i CAM italiani, strumenti fondamentali per misurare l’impatto ambientale lungo l’intero ciclo di vita dei prodotti.

Questi risultati confermano la volontà del gruppo di diventare un riferimento nel settore delle costruzioni, non solo per la qualità delle tecnologie legate al foro finestra e ai sistemi di VMC, ma anche per la capacità di integrare innovazione e sostenibilità in una strategia a lungo termine. L’inserimento di un Sustainability Manager, che guiderà un team multidisciplinare dedicato alle azioni ESG, rappresenta un ulteriore passo verso una governance più strutturata e una pianificazione orientata a obiettivi concreti e misurabili.

Il bilancio, dunque, non si limita a fotografare lo stato attuale ma propone una traiettoria di sviluppo che mette al centro le persone, il territorio e l’ambiente. Una strategia che guarda a un futuro in cui competitività, trasparenza e visione di lungo termine diventano i veri driver di crescita. “Le strategie di sviluppo sostenibile del Gruppo si articolano attorno a direttrici chiare e misurabili: dalla riduzione dell’impatto ambientale alla centralità delle persone, dalla progettazione sostenibile alla valorizzazione di una catena di fornitura innovativa e responsabile”, conclude Dalla Via.

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