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Welfare

La Città Metropolitana di Torino lancia il Piano per l’Economia Sociale

La Città Metropolitana di Torino si dota ufficialmente di un Piano per l’economia sociale, diventando la seconda città metropolitana in Italia – dopo Bologna – a intraprendere questo percorso strategico. L’iniziativa, presentata nella Sala Panoramica della sede istituzionale, nasce da un processo partecipativo che ha coinvolto enti pubblici, imprese, università, sindacati, cooperative e realtà del Terzo Settore, con l’obiettivo di coniugare sviluppo economico, coesione sociale e sostenibilità.

Il documento è il frutto di un lavoro avviato nei primi mesi del 2024 e reso possibile grazie al contributo di numerosi attori locali. Attraverso analisi, interviste, tavoli di confronto e consultazioni online, sono stati definiti gli obiettivi e le azioni concrete. Alla presentazione hanno preso parte, tra gli altri, Lucia Albano, Sottosegretaria di Stato al MEF, Guido Bolatto, Segretario Generale della Camera di Commercio di Torino, e Michela Favaro, Vicesindaca della Città di Torino.

La redazione del Piano ha messo al centro la collaborazione tra pubblico e privato, ritenuta essenziale per stimolare l’innovazione sociale e preservare il welfare territoriale. L’amministrazione ha ribadito la volontà di ridurre l’esclusione sociale e lavorativa, puntando su una crescita sostenibile e inclusiva.

Il Piano ha un orizzonte di cinque anni ed è articolato su sei aree di intervento – governance e partnership, social procurement, finanza a impatto sociale, inclusione sociale e lavorativa, connessioni fisiche e digitali, formazione continua – con due temi trasversali: misurazione dell’impatto e comunicazione.

Un aspetto centrale del progetto riguarda il coinvolgimento delle nuove generazioni, considerate motore di innovazione e cambiamento. Cooperative e imprese sociali hanno sottolineato l’importanza di offrire ai giovani uno spazio di partecipazione attiva, capace di generare valore e contaminazione positiva tra generazioni.

La sfida principale sarà l’implementazione: trasformare le azioni programmate in realtà concreta, compatibilmente con le risorse disponibili. La Città Metropolitana di Torino punta così a un modello di economia sociale come politica industriale, in grado di rafforzare competitività e coesione, con un’attenzione particolare alle persone e all’ambiente.

L’auspicio è che il Piano possa diventare un laboratorio nazionale di innovazione sociale, capace di coniugare sviluppo economico e benessere collettivo.

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