Sono tutti positivi i parametri della semestrale approvata dal CdA di Gruppo Danieli relativa alla seconda metà del 2024. Il colosso friulano dell’acciaieria ha registrato risultati davvero brillanti nel settore Plant making, riuscendo a compensare anche il calo di redditività osservato nella produzione di acciaio all’Abs, che ha accusato l’incremento dei costi dell’energia.
Con un aumento del 27%, gli utili del Gruppo volano a 125,1 milioni di euro. In linea con le attese anche gli altri indicatori. I ricavi operativi si attestano a quota 2 milioni, il margine operativo lordo (EBITDA) a 163,3 milioni e il risultato operativo a 108,5 milioni. In crescita di un punto percentuale pure la posizione finanziaria netta positiva adjusted, arrivata a 672,9 milioni. Come anticipato nel primo semestre del 2024, le due divisioni di Gruppo Danieli, ovvero Plant making e Steel making, hanno seguito un trend diverso. Gli indicatori relativi alla produzione di acciaio evidenziano un calo di redditività, mentre quelli sul settore della progettazione e fornitura di impianti siderurgici segnano un significativo miglioramento. A pesare sulla divisione Steel making è stato soprattutto l’impatto economico legato agli elevati costi di gas ed elettricità. In ogni caso, i risultati delle due attività hanno continuato a compensarsi, segnando un risultato netto comunque positivo e in crescita.
Da quanto si legge nella relazione approvata dal CdA, il management ritiene che i prossimi mesi saranno ancora caratterizzati dall’attuale trend e che per Gruppo Danieli continuerà la compensazione tra i risultati delle attività di Steel (prevista in miglioramento) e Plant making (prevista in tenuta con buoni margini) consentendo di confermare le previsioni di chiusura dell’esercizio 2024/2025 e di configurare quelle per l’esercizio 2025/2026 che hanno come obiettivo il mantenimento, e possibilmente il miglioramento, dei risultati ora previsti per l’esercizio che si chiuderà al 30 giugno 2025.
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