Durante il Salone dell’Auto 2025, il capoluogo piemontese ha ospitato la presentazione della visione continentale di Dongfeng Motor Europe, colosso automobilistico cinese fondato nel 1969 che occupa la 240esima posizione nella Fortune 500 con un organico mondiale di 120mila unità. Xie Quian, alla guida della divisione europea, ha svelato un portfolio che abbraccia dall’urbano elettrico compatto fino ai SUV ibridi di fascia alta, orchestrato attraverso tre architetture tecnologiche distinte: la Quantum Architecture S3 dedicata all’elettrificazione entry-level, le piattaforme M Bureau e l’architettura low-carbon che completano un sistema industriale modulare e adattabile. I dati finanziari confermano l’ambizione: 46,7 miliardi di ricavi, 2,48 milioni di vetture commercializzate nel 2024 e 246mila esemplari esportati, con l’obiettivo dichiarato di toccare quota 1 milione sui mercati internazionali entro il 2028, includendo stabilimenti produttivi locali. Quian ha chiarito che la strategia non consiste nel semplice trasferimento di automobili dalla Cina, ma nella costruzione di un’architettura industriale e commerciale concepita appositamente per gli acquirenti europei, sostenuta da investimenti consistenti.
La proposta di punta per il Vecchio Continente si chiama Dongfeng Box, vettura elettrica urbana lunga 4,020 metri con passo di 2,663 metri che ambisce a riscrivere le regole del segmento A, massimizzando lo spazio interno senza sacrificare l’agilità cittadina. Disponibile in due configurazioni – Style Edition a 21.500 euro con batteria LFP da 32,56 kWh per 230 km di autonomia WLTP, e Premium Edition a 25.000 euro con accumulatore da 43,89 kWh per 310 km – entrambe montano un motore elettrico sincrono a magneti permanenti da 70 kW che vanta un’efficienza certificata del 91%, primato industriale assoluto. La scelta delle batterie al litio-ferro-fosfato raffreddate ad aria privilegia durabilità e contenimento dei costi rispetto alle prestazioni estreme, mentre l’equipaggiamento ADAS di serie include 11 sistemi di supporto alla conduzione con gestione del traffico e parcheggio autonomo, dotazioni anomale per la categoria. Il bracciolo centrale flottante ospita un sistema di ricarica wireless da 50W con ventilazione, liberando vano portaoggetti. Sul fronte SUV, l’offensiva si articola su Mage (4,65 metri) e Huge (4,72 metri), disponibili con motorizzazione termica o full hybrid. La Mage ICE E2 eroga 204 CV dal 1.5 turbo con cambio DCT a 7 rapporti e parte da 27.900 euro, mentre la variante HEV E3 a 32.450 euro combina lo stesso propulsore termico con unità elettrica raggiungendo 292 CV e un balzo di coppia da 305 a 565 Nm (+85%) che ridefinisce completamente il comportamento dinamico. La Huge replica lo schema con versione ICE 320T/E2 da 197 CV a 31.900 euro e HEV 500T/E2 da 245 CV a 34.450 euro, quest’ultima con coppia di 540 Nm e consumi di 5,8 l/100 km WLTP.
Massimiliano Alesi, COO di Dongfeng Motor Italia, ha tracciato una roadmap ambiziosa per il Bel Paese: dalla base attuale di 40 dealer si punta a 50-60 concessionarie principali e 100-150 punti vendita entro dicembre, con un target di vendite 2025 fino a 9mila unità che farebbero del brand il numero uno tra i costruttori cinesi statali per volumi nel mercato italiano. Alesi ha evidenziato come il listino spazi da 17mila a 200mila euro, garantendo a ogni consumatore di individuare il veicolo desiderato all’interno della gamma. L’investimento post-vendita prevede un hub logistico a Tortona per garantire ricambi primari in 24 ore, integrando i centri già operativi in Finlandia e Polonia. Dal 2026, tutti i modelli europei monteranno di serie Apple CarPlay, Android Auto, Radio DAB e FM con RDS, navigazione multilingua e aggiornamenti OTA, standardizzazione calibrata sulle specifiche richieste continentali dove la connettività costituisce fattore critico. Quian ha affrontato con ironia il retaggio militare del gruppo, precisando che “non produciamo missili, produciamo auto“, riferendosi ai vettori balistici Dongfeng delle parate cinesi, pur riconoscendo che l’esperienza maturata nelle commesse militari dal 1969 assicura standard di affidabilità e robustezza superiori. La rete distributiva di oltre 180 showroom, destinata a 260 entro fine anno, testimonia l’impegno a lungo respiro del costruttore in Europa, mentre il posizionamento prezzi – Box da 19.900 euro in promo nel cuore delle compatte elettriche premium, SUV tra 27.900 e 34.450 euro in competizione diretta con i marchi mainstream europei – rivela una strategia incisiva ma equilibrata. L’integrazione di soluzioni ibride evolute con tariffe competitive e assistenza capillare potrebbe catalizzare una nuova ondata di transizione energetica democratica, dove l’elettrificazione esce dai confini del lusso. Il successo dipenderà dalla capacità di rispettare tempistiche di consegna, qualità dell’after-sales e progressione tecnologica, ma il panorama automotive europeo ha certamente guadagnato un attore determinato non a imitare, ma a tracciare nuove direzioni.