Il 16 settembre la Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen ha tenuto il suo primo discorso sullo Stato dell’Unione, un intervento diretto con cui la Presidente ha affrontato temi importanti per il futuro dell’Unione Europea. La governance in chiave democratica, lo stato di diritto, il multilateralismo e, questione probabilmente ancor più cruciale, una proposta di superamento del principio dell’unanimità: “Si tratta di temi fondamentali per la stessa sopravvivenza dell’Europa e per il futuro del nostro Paese”, sottolinea la Vice Presidente dell’Università Luiss Guido Carli Paola Severino in un editoriale pubblicato sul blog di “Huffington Post”.
“Non sappiamo se i progetti illustrati da Ursula von der Leyen nell’importante discorso sullo Stato dell’Unione 2020 si potranno realizzare nella misura e con i contenuti preannunciati. Né sappiamo se gli auspici espressi qualche giorno dopo sul tema dell’immigrazione potranno essere condivisi da tutti i Paesi europei, così come l’accordo di Dublino impone di fare”. Scrive così la Professoressa in merito al discorso tenuto da Ursula von der Leyen, rilevando inoltre come questo sia “un discorso fortemente politico, nel senso ‘alto’ del termine”, che esprime “una visione ambiziosa e traccia una strada fatta di piccoli e grandi passi per portare avanti la costruzione europea, rafforzandone la governance in chiave democratica e recuperando il senso che all’Unione vollero dare i padri fondatori”. Un’Unione Europea le cui decisioni oggi vengono prese secondo il principio dell’unanimità, “troppo spesso causa di veti paralizzanti” in particolare da parte del blocco dei Paesi dell’Est e soprattutto in materia di diritti umani. “Il superamento dell’unanimità sarà un passaggio essenziale nell’avanzamento dell’Unione”, prosegue Paola Severino, secondo cui un’abolizione delle decisioni all’unanimità “potrà avere conseguenze rilevanti: basti pensare alle decisioni che dovranno essere prese in tema fiscale e in tema di risorse proprie per finanziare il Recovery Fund”. Ulteriori questioni al centro del discorso di Ursula von der Leyen sono stati i tre obiettivi UE che la Presidente ritiene essenziali: protezione, stabilità e opportunità. Questi, come sottolinea la Vice Presidente dell’Università Luiss Guido Carli, vengono declinati coerentemente con i pilastri dell’Unione: stato di diritto, economia sociale di mercato, società aperta e multilateralismo. In tal senso, nel discorso “è forte la focalizzazione sui diritti e sullo stato di diritto”, così come “il richiamo al rispetto dei diritti degli LGBTQI, alla non discriminazione, all’antirazzismo, al contrasto all’antisemitismo”. Allo stesso modo, prosegue l’editoriale, nel discorso sullo Stato dell’Unione si riscontra con chiarezza “l’appartenenza all’asse atlantico, la volontà di confrontarsi e collaborare con la Cina, ma su basi paritarie e reciproche”, grazie al prezioso apporto fornito dal multilateralismo.
Un discorso, quello al Parlamento Europeo, che rappresenta dunque un passaggio significativo nel quale Ursula von der Leyen ha affrontato questioni su cui ritiene sia necessario fare passi avanti: tra questi, la Presidente non ha tralasciato il tema dell’immigrazione, “un fenomeno epocale da affrontare con visione innovativa”, sostiene l’editoriale, che aggiunge “sarà molto difficile modificare l’accordo di Dublino, che incardina i migranti nei Paesi di approdo”. Il riferimento proposto dalla Professoressa è al fatto che, in materia migratoria, le decisioni dell’Unione Europea vengono prese solo all’unanimità: un principio di cui, come detto, Ursula von der Leyen auspica il superamento a favore della maggioranza qualificata, “almeno per le decisioni che riguardano le sanzioni in tema di diritti umani”, scrive in conclusione Paola Severino.
Per visualizzare l’editoriale di Paola Severino:
https://www.huffingtonpost.it/entry/se-non-supera-lunanimita-leuropa-si-ferma_it_5f76d71ec5b6dd94f1e89ddc