Ricavi in aumento del 15% rispetto ai primi nove mesi del 2021, redditività in crescita, un bonus in arrivo per i dipendenti nonostante l’incremento dei costi di materie prime e logistica: questo è il quadro che dà Cristina Scocchia di Illycaffè, Benefit Corporation di cui è AD dallo scorso gennaio.
“In un momento complesso ci vuole una leadership più etica. Bisogna passare dall’impostazione gerarchica a quella partecipativa”, ha dichiarato Cristina Scocchia in una recente intervista all’Economia del “Corriere della Sera”. “La leadership”, ha precisato, “non va più interpretata come potere ma come responsabilità”. Per questo è in arrivo il bonus complessivo di 500mila euro ai 1.350 dipendenti di Illycaffè dislocati in tutto il mondo, una liquidità con la quale si vuole dimostrare la vicinanza alle famiglie. Il bonus si aggiunge al caffè tradizionalmente regalato dall’azienda.
Per ora i prezzi non aumentano, come spiegato dall’AD: si è optato per una compressione dei margini, una soluzione che “non potrà durare per sempre” ma che comunque al momento riesce a contrastare i tempi difficili. Anche il debutto di Illycaffè in Borsa entro il 2026 è confermato.
I buoni risultati dei primi nove mesi del 2022 derivano soprattutto dalla ripresa post-Covid del canale horeca (hotel, ristoranti, catering) e del successo in Cina e negli USA. Dall’anno scorso al fianco della famiglia Illycaffè nell’azionariato c’è anche il fondo americano Rhone, al 20%. “I cinesi apprezzano il nostro espresso e stiamo lanciando prodotti come il caffè istantaneo, così come nei Paesi anglosassoni abbiamo spinto il Cold Brew, caffè freddo in lattina, per il mercato giovanile”, ha spiegato Cristina Scocchia al “Corriere della Sera”. Per il 2023 si prevede un mantenimento di questi risultati, “anche se i prossimi mesi saranno più difficili”.
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