Per eccezionali pratiche di sostenibilità nella catena di valori e processo di procurement
CDP, un’entità no-profit che spinge aziende e governi a ridurre le proprie emissioni di gas serra, proteggere le foreste e salvaguardare le risorse idriche, ha nominato Danieli Supplier Engagement Leader, rientrando così nel top 7% delle società mondiali che aderiscono al Carbon Disclosure Project 2020.
9.600 aziende, che rappresentano più del 50% della capitalizzazione della borsa globale, hanno divulgato nel 2020 i loro dati ambientali attraverso l’iniziativa CDP, e sono state classificate su una scala da un minimo di “F” a un massimo di “A”.
Danieli, a cui è stata riconosciuta la capacità di saper coinvolgere la propria catena del valore per guidare i fornitori verso uno sviluppo sostenibile, ha raggiunto il “rating A”, rientrando nella “fascia di gestione” più elevata con un posizionamento di Leadership.
Questa classificazione, assegnata a Danieli, si riflette nel piano di transizione verso una produzione a basse emissioni di carbonio, con un approccio di progressiva attenzione ai temi ESG, economici, sociali e ambientali, e una strategia orientata al futuro. Questo si riflette anche nelle relazioni con i partner, nel rispetto dei principi di mutua collaborazione nonché delle loro aspettative.
I nostri fornitori non devono solo garantire condizioni di lavoro sicure, efficienza e rispetto dei nostri standard di qualità, ma anche ridurre le emissioni in ottica di miglioramento energetico, promuovendo la consapevolezza e la conoscenza delle normative ambientali.
Lo testimonia la nostra consociata Acciaierie Bertoli Safau (ABS) che rappresenta il principale consumatore di elettricità del gruppo: si approvvigiona infatti da fornitori che si auto-dichiarano a basso impatto ambientale. E per adeguarsi alla transizione tecnologica verso una mobilità a basse emissioni ha adottato, tramite licenza, la movimentazione autonoma su rotaia.
Per Danieli la sostenibilità non è una alternativa, ma punto di forza fondamentale per garantire il vantaggio competitivo dell’azienda.
La decarbonizzazione della produzione di acciaio è diventata un progetto mondiale a cui Danieli partecipa attivamente come leader lungo l’intera filiera produttiva.
Nei prossimi decenni il cambiamento climatico continuerà a dare forma alle innovazioni e alle strategie delle aziende: per raggiungere gli obiettivi richiesti dall’Accordo di Parigi dovranno essere identificate, tramite l’analisi dei rischi ambientali, le opportunità e gli spazi di azione, non solo per mantenere solido il valore dei propri asset, ma anche per garantire futuri ritorni finanziari.
È il percorso verso il “new normal” e la strada che Danieli ha già avviato per creare un futuro green e sostenibile.