Il Regional Comprehensive Economic Partnership (RCEP), il più grande trattato di libero scambio nella storia, è stato siglato domenica 15 novembre da Cina, Australia, Nuova Zelanda, Corea, Giappone e da dieci Paesi dell’ASEAN (Associazione delle Nazioni del Sud-est Asiatico). Previsto in vigore entro la metà del 2021, l’accordo comprende un’area geografica composta da 15 mercati asiatici, per un volume di scambi che si attesta pari al 30% del PIL mondiale. Un accordo che, da un lato, segnala e rafforza il progressivo spostamento del baricentro economico globale verso est e, dall’altro, si propone come strumento finalizzato ad affrontare la crisi attualmente in atto sia in Asia che nel resto del mondo. Come segnala infatti HSBC, sebbene il commercio mondiale stia affrontando un periodo di incertezza, la stipula del Regional Comprehensive Economic Partnership sottolinea la fiducia nei confronti del mercato e quanto ciò possa essere di beneficio per la crescita economica nel mondo. A evidenziarlo è anche Anna Tavano, Head di Global Banking di HSBC Italy, la quale si sofferma in particolare sugli effetti benefici che il RCEP porterà all’Asia, stimolando una ripresa a seguito della crisi indotta dalla pandemia. Secondo la manager, si tratta infatti di un passo importante per l’ulteriore liberalizzazione del commercio e degli investimenti nella regione.
Alla luce di tale prospettiva, è rilevante segnalare l’impegno portato avanti da HSBC che, grazie alla sua presenza a livello internazionale, può fornire un prezioso contributo nei confronti di clienti aziendali o istituzionali che operano in quei mercati dell’Asia e del Pacifico particolarmente interessati dalla stipula del Regional Comprehensive Economic Partnership. Come sottolineato dal Gruppo, infatti, saranno sempre più numerose le realtà interessate a stringere relazioni economiche con l’area asiatica, che si prevede continuerà ad attrarre sempre più verso sé il baricentro dell’economia mondiale. Questa è una strada resa ancor più percorribile dal fatto che l’accordo RCEP eliminerà immediatamente le tariffe sul 65% delle merci scambiate nell’area interessata e, stando ai report, la parte rimanente sarà liberalizzata nei prossimi 20 anni, fino a raggiungere così un livello pari al 90% del commercio effettuato nei Paesi firmatari.
Quel che ne deriva, conclude HSBC, è il più grande accordo di libero scambio mai avvenuto nella storia, un accordo ad elevato coefficiente di qualità che, tra le altre cose, si pone l’obiettivo di contrastare anche le barriere commerciali di tipo non tariffario, nello specifico in settori quali servizi, investimenti, e-commerce, concorrenza, appalti pubblici, proprietà intellettuale e circolazione degli individui.