Le condizioni di una politica attuale instabile e imprevedibile non fanno altro che ledere lo sviluppo economico del nostro Paese. In uno dei suoi editoriali pubblicati sul quotidiano “La Discussione”, Giampiero Catone fa il punto della situazione.
Dopo la questione del Referendum e delle Amministrative, il Parlamento dovrà affrontare anche i temi relativi alle riforme e al welfare, nonché alla corsa ai prezzi, all’inflazione e al caro energia. “C’è un tema – sottolinea – che a nostro giudizio è cruciale. Quello della solidarietà verso persone e famiglie, verso le piccole imprese e lavoratori autonomi in affanno”. Alle difficoltà provocate dai due anni di pandemia, si sono aggiunti anche gli effetti negativi causati dalla guerra in Ucraina. “Quei fondi dati dallo Stato – prosegue – sono davvero utili e sacrosanti. Sono necessari per la crescita del Paese”. Ma quanti sono i Bonus introdotti e a quanto ammontano? Dallo scoppio della pandemia a oggi sono diversi i decreti varati dal Governo, proposti perlopiù dagli ultimi due esecutivi per far fronte agli effetti della pandemia e della guerra in Ucraina e destinati ad alcuni comparti produttivi, alle famiglie, ai lavoratori dipendenti e agli autonomi. Quelli ancora vigenti sono poco più una quarantina e si stima che in questo ultimo triennio (2020-2022) costeranno allo Stato almeno 113 miliardi di euro. L’analisi, ricorda Giampiero Catone, è stata effettuata dall’Ufficio studi della CGIA secondo cui “molti sussidi sono stati erogati anche a chi non ne aveva alcun bisogno, altri ancora sono stati introdotti solo per ‘riscuotere’ un consenso politico immediato”. “Riteniamo – prosegue il Centro studi della società di Mestre – che sia giunto il momento di razionalizzarne la spesa”.
Perché razionalizzare dunque questi sostegni considerati improduttivi? Di fronte a uno scenario economico e sociale, definito dalla CGIA, “sempre più cupo”, “bisogna prepararsi con serietà”, sottolinea il giornalista. “L’economia non sarà salvata dai Bonus o da scelte che non spingono una maggiore produttività”. È pertanto necessario recuperare le risorse e destinarle al sostegno del lavoro, delle imprese e della produttività in generale. Giampiero Catone conclude citando le parole riportate dalla CGIA: “Solo da una ‘sforbiciata’ delle uscite per i Bonus potremmo trovare le coperture necessarie per alimentare nuove politiche economiche di natura espansiva“.
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https://ladiscussione.com/171605/economia/quando-il-bonus-diventa-malus-113-mld-per-sostegni-improduttivi/