Alessandro Benetton
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Alessandro Benetton, imprenditore

Alessandro Benetton ha ereditato l’impero che porta il suo nome, ma solo dopo aver ottenuto il successo come imprenditore indipendente

A 49 anni, Alessandro Benetton è una persona normale che vive a Treviso con la moglie e i tre figli. Tutto questo si può vedere nel suo libro “Ab a Playlife story”, la storia di uno stile e di un marchio, dove non mancano i momenti intimi

Il suo primo ricordo di libertà è da bambino sopra una bicicletta. Com’era il mondo visto da lì sopra?

Tutto da scoprire, un luogo di distanze enormi dove il cammino era la vita. È stato il primo simbolo di indipendenza

Alessandro Benetton, perché è tanto affascinato dalla Filosofia?

È un pensiero importante in un mondo dove tutto sembra dover rispondere a regole, logica, opportunità e utilità.

I suoi figli frequentano la scuola pubblica. L’istruzione italiana è valida o lo fa perché stiano insieme a ragazzi comuni?

È valida, inoltre è molto vicina a casa

Il suo libro “AB” mostra le immagini di alcuni abiti casual che indossava quando era ragazzo negli USA. Quali le piacevano di più?

Molte cose, dalle scarpe alle giacche sportive di L.L. Bean alla Carhatt, alle felpe e ai Levi’s vintage. Sono tuttora capi che conservo nel mio armadio. Credo nella qualità e nello stile che durano nel tempo.

È imprevedibile ogni cosa che fa?

Sono inquieto, e questo è il mio peggior difetto e anche il mio più grande pregio perché mi spinge a fare degli errori e a raccogliere dei successi. Non sono un calcolatore, ma credo nei programmi e nei processi, e ovvio, nelle persone.

Perché praticare diversi sport, ginnastica, ciclismo, sci… è così importante per lei?

Fa parte della mia personalità e anche di momenti incredibili con la mia famiglia.

Colleziona arte contemporanea. Ha qualche opera spagnola?

Seguo Dioniso Gonzàles, un artista il cui percorso creativo mi affascina

Alessandro Benetton, la vostra campagna pubblicitaria “Unhate” ha suscitato molte polemiche come già successo in passato, persino proteste del Vaticano. Si sente attratto dalla polemica?

Niente affatto. L’intento era quello di favorire un avvicinamento, un cammino verso il dialogo

Perché Benetton vuole essere un punto di riferimento nelle cause umanitarie?

I valori che distinguono United Colors of Benetton si basano sul rispetto delle differenze di razza e religione, sulla lotta dell’emarginazione sociale e culturale, a superare i tabù collegati al sesso e alla discriminazione.

FONTE: Yo Dona
AUTORE: Ramon Aranguena

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